Il 4° webinar del ciclo di 5 incontri promosso da Fondazione Maurizio Fragiacomo si focalizza sulle diverse forme di esclusione causate dalla pandemia (scolastica; lavorativa; di accesso ai servizi...) e soprattutto sui progetti attivati per non lasciare indietro le categorie più fragili. Un'iniziativa in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "Riccardo Massa" dell'Università degli Studi di Milano Bicocca e con il patrocinio dell'Università degli Studi di Milano Bicocca
La pandemia ha determinato la chiusura delle istituzioni formative di ogni genere e grado in 138 paesi, con oltre il 98,5 per cento della popolazione studentesca mondiale impossibilitata a fruire della didattica in forma presenziale. Digital divide e insufficiente alfabetizzazione, esclusione economica e gap geografici hanno scavato un abisso tra chi poteva e chi non poteva accedere a servizi improvvisamente difficili da raggiungere (ad esempio perché digitalizzati, oppure contingentati e limitati).
Secondo il Rapporto annuale Istat 2020, 6 milioni e 175 mila famiglie italiane non hanno accesso a Internet, per una percentuale del 24,2% rispetto al totale; una famiglia su tre non ha accesso a un personal computer o tablet e il 27,8% della popolazione vive in case sovraffollate, il che rende complicato per molti studenti tenere il passo con le attività scolastiche e formative.
Nel rapporto si evidenziano anche le difficoltà nell’uso degli strumenti digitali da parte degli studenti, emerse a partire dalla fase di lockdown: il 45,4% degli studenti di 6-17 anni (pari a 3 milioni 100mila) ha difficoltà nella didattica a distanza per la carenza di strumenti informatici in famiglia, che risultano assenti o da condividere con altri fratelli o comunque in numero inferiore al necessario.
Ma oltre quella scolastica (o lavorativa) legata al divario digitale e ai suoi corollari, durante la pandemia abbiamo osservato altre forme di esclusione. Da una prospettiva economica ed occupazionale, ma anche di accesso a cure, servizi medico-sanitari, e servizi in genere, sono molte le categorie sociali che hanno risentito pesantemente del Covid-19, fino a rientrare in una accresciuta schiera di ‘esclusi’ e di ‘invisibili’.