Il disturbo dello spettro autistico (ASD) rappresenta la patologia del neurosviluppo a maggior frequenza.

Nel mondo le stime variano, ma nella parte nord-occidentale la valutazione è che un bambino ogni 11 presenti caratteristiche ascrivibili a questa diagnosi. Dopo quasi 70 anni di ricerca nell’ambito, molti passi avanti sono stati fatti sia in termini di criteri per la diagnosi sia in termini di trattamento, ma l’eziopatogenesi rimane ancora oscura e la diagnosi precoce – unico fattore prognostico positivo univocamente indicato dagli studi – è ancora un obiettivo da raggiungere.

In questo scenario il gruppo di ricerca Cognitio Motion and Neuroscience, C’MON, guidato dalla Prof.ssa Cristina Becchio presso l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) da anni collabora sul territorio con l’Ospedale Gaslini al fine di approfondire il legame tra movimento e ASD. I dati sperimentali suggeriscono infatti che la maggior parte dei bambini con diagnosi di ASD presenti, a fianco dei più patognomici sintomi sociali e di comunicazione, anche una alterazione del movimento. Lo scopo primario di questo gruppo di ricerca è quello di capire se e in che modo il sintomo motorio sia legato al resto della manifestazione sintomatica ASD, tracciandone al contempo la traiettoria di sviluppo così da cercare di individuare un indicatore precoce per la
diagnosi.

Questo tipo di ricerca clinica richiede, oltre che un bagaglio di conoscenze e competenze tecniche, il coinvolgimento di gruppi di bambini che possano partecipare agli esperimenti. Per poter capire quanto, e possibilmente come, ciascun bimbo con diagnosi si discosta da una traiettoria di sviluppo attesa, è necessario coinvolgere un bimbo senza diagnosi. Una volta effettuata una prima descrizione clinica dei bambini, con e senza diagnosi, attraverso attività guidate e questionari, i bambini prendono parte agli esperimenti veri e propri. Gli esperimenti previsti vengono condotti con tecniche non invasive e sono realizzati nel rispetto delle norme etiche e dei protocolli sperimentali approvati dal Comitato Etico zonale.

La sede della ricerca è l’Istituto Italiano di Tecnologia presso il Center for Human Technologies di Erzelli (Genova). Il gruppo di ricerca C’MON collabora con Istituti Scolastici del territorio al fine di contribuire alla diffusione di una cultura della scienza e di fornire formazione agli insegnanti per quanto concerne l’approccio all’ASD in ambito scolastico e didattico. All’interno di questa collaborazione si struttura la costruzione di un rapporto con i bambini e con le loro famiglie all’interno del quale creare la possibilità per i bambini di venire in IIT, conoscere da vicino la ricerca e prendere parte agli esperimenti.

Durante l'incontro del 15 marzo p.v. la Dott.ssa Caterina Ansuini, ricercatrice neuropsicologa presso IIT illustrerà ai rappresentanti dei genitori le linee essenziali del progetto. L’incontro, della durata di un'ora circa, si svolgerà alla presenza degli Insegnanti coinvolti e del rappresentante per i docenti dell’area disabilità.