Sabato 20 gennaio 2024
dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.
Gratuito, posti limitati, scadenza iscrizioni: 19 gennaio 2024.
One must still have chaos in oneself to be able
to give birth to a dancing star.
Friedrich Nietzsche
Cos’è un immagine? Cosa ci aspettiamo da questo dispositivo?
Il workshop intensivo intitolato Il castello senza mura dell’immagine affronta le nostre aspettative sulla funzione dell’immagine come dispositivo narrativo. Durante la giornata di lavoro, si partirà dall’idea di rappresentazione per mettere in discussione il concetto di significato, esplorando possibili rotture del binomio contenuto e forma. Sotto la guida dell’artista Luca Spano, il fine ultimo del workshop è quello di stimolare i partecipanti a riflettere sulle potenzialità dell’immagine come materiale da costruzione, svincolato da interpretazioni dirette del suo contenuto narrativo. La classe si confronterà con gli strumenti della decontestualizzazione e astrazione, alla ricerca di una visione individuale che amplii le possibilità di interpretazione e utilizzo delle immagini a fini artistici.
Il percorso è strutturato attraverso una attività collettiva, una breve lezione frontale, una attività pratica e un confronto di gruppo basato sui materiali prodotti durante la giornata. La durata complessiva è di circa 8 ore. Il workshop è aperto a tutte le persone che desiderano mettersi in gioco, senza limiti di età, orientamento sessuale, religione e provenienza.
Luca Spano (1982, IT) è un artista multidisciplinare. Si è formato tra Europa e Stati Uniti, con una laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza di Roma, un MA in fotografia alla London College of Communication a Londra e un MFA in arti visuali alla Cornell University a Ithaca (US). Il suo lavoro è stato esposto in musei, gallerie e festivals ricevendo premi e grants internazionali. Luca è stato il direttore dell’organizzazione New York City Creative Salon a New York, ed è il creatore di Occhio Lab, laboratorio stabile di ricerca e didattica sull’immagine contemporanea.
Il suo lavoro è incluso in collezioni pubbliche e private come il Museo MAN di Nuoro, il Museo MAXXI di Roma, la collezione Graziadei, l’Istituto Regionale Etnografico Sardo, la collezione di libri d’artista della Cornell University.