Come realizzare, nelle nostre comunità, quella formazione integrale
della persona che superi il modello del solo catechismo per i sacramenti, ed
avvalendosi di patti educativi tra realtà educative e del territorio, accompagni
ciascuno alla maturazione di una fede adulta e coerente nella testimonianza del
vivere quotidiano?
Come formare adeguatamente le nostre comunità cristiane al metodo del discernimento spirituale (riconoscere-interpretare-scegliere)? Come modificare gli attuali percorsi formativi per accrescere la formazione comune tra laici, religiosi e presbiteri?
Nella fase narrativa è risuonata più volte la frase: “Occorre riavvicinare la liturgia alla vita delle persone”. Cosa può significare questo in concreto per le nostre Chiese e quali sono quegli aspetti concreti e reali dai quali possiamo partire? Quali, secondo voi, sono gli aspetti che devono ancora essere approfonditi?
Come far crescere nella sinodalità e nella corresponsabilità le nostre comunità ecclesiali, valorizzando la ministerialità comune (derivante dal Battesimo e dai carismi donati dallo Spirito Santo) e in particolare il ruolo della componente femminile?