Venerdì 27 ottobre ore 9.00
Il mondo della scuola è stato fatto oggetto di numerosi interventi, anche recenti, volti a garantire la piena inclusione degli studenti con disabilità. Siamo proprio certi che questi interventi abbiano raggiunto l’obiettivo dichiarato? Nel tempo e con diversi accenti sono stati individuati strumenti, organismi, figure e procedure. L’inclusione è un concetto che va oltre il semplice aumento del numero di studenti iscritti alle scuole. Necessita di una consapevolezza culturale che richiede la volontà e la capacità di promuovere iniziative, di sperimentare progetti per migliorare l'efficienza del servizio scolastico per gli studenti disabili, di una visione prospettica in grado di rendere possibile e tangibile il passaggio dal progetto didattico ed educativo al più generale "progetto di vita" degli studenti con disabilità. Organizzazione degli istituti, numero di alunni per classe, concezioni pedagogiche degli insegnanti, formazione e reclutamento dei docenti di sostegno, procedure di assegnazione delle ore di sostegno didattico, coinvolgimento delle famiglie, ruolo di GLO e GLI, diagnosi dei profili di funzionamento, PEI, piani di inclusione, protocolli per l'accoglienza e l'inclusione, sono tutti elementi che possono rivelarsi, a seconda di come vengono gestiti, barriere e facilitatori, Il Disability Manager è naturalmente un costruttore di reti, di servizi, di soluzioni che, partendo dai bisogni della persona con disabilità, dispone di una visione unitaria e coordinata per raggiungere l’obiettivo della piena inclusione nel contesto in cui opera (sia quello del lavoro, che quello dell’accessibilità urbanistica-edilizia, alla cultura, al turismo, ecc). Seppure possa sembrare che ragionare in termini di disability management all'interno di una scuola possa essere complesso, l’occasione di riflessione che si propone è quella della promozione di tale figura, all'interno di un’ équipe multidisciplinare per favorire la personalizzazione del processo di insegnamento, la responsabilizzazione professionale della comunità scolastica, l'uscita dell'autoreferenzialità della scuola nel sistema società, la capacità di immaginare (e di contribuire a costruire) una adultità dello studente.