Ai Direttori e alle Direttrici di Dipartimento, Al Magnifico Rettore. Siamo LINK-Studenti Indipendenti Ferrara e oggi ci facciamo portavoce delle esigenze degli studenti tutti: vi scriviamo in qualità di Rappresentanti della Componente Studentesca per sollecitare la vostra attenzione in merito alla modalità di svolgimento della didattica del prossimo A.A.
Sia l’amministrazione uscente, Rettore Giorgio Zauli, che l’amministrazione entrante, prof.ssa e futura rettrice Laura Ramaciotti, hanno mostrato la palese volontà di un ritorno in presenza: alle soglie di agosto tuttavia, nonostante una comunicazione ufficiale che confermava questa intenzione, in alcuni Dipartimenti arrivano notizie discordanti.

Riteniamo, insieme alla maggior parte della componente studentesca, che questa decisione sia opinabile, considerato il periodo storico che stiamo vivendo e tutte le considerazioni fatte sulla salute mentale e sulla crescita professionale e sociale degli studenti.
Abbiamo bisogno di una dimostrazione di interesse da parte dell’Ateneo nei confronti del futuro della nostra formazione e della nostra persona, partendo da alcune considerazioni di carattere generale.
La pandemia senza dubbio non ha finito il suo corso, che sicuramente non è prevedibile o trascurabile: la tutela della salute individuale e collettiva deve essere un imperativo da non dimenticare. Tuttavia il risvolto della medaglia, positivo, è che le vaccinazioni procedono bene, con il 59,10 % della popolazione over 12 vaccinata (dati del governo, 30/07/21), e lo strumento del green pass potrebbe sicuramente essere utile ad agevolare l’organizzazione di attività didattiche varie.
Se da un lato la didattica a distanza risulta essere uno strumento utile e necessario per venire incontro sia al contingentamento sia a chi è impossibilitato a venire in presenza (vedi positività da COVID e altri problemi economici e/o sociali legati alla pandemia), dall’altro lato un ritorno in presenza graduale è essenziale per la nostra formazione e socialità.
Il distanziamento sociale che abbiamo rispettato a causa della pandemia ha avuto influenze negative sia sulle carriere universitarie che sulla nostra salute mentale; difatti, il mancato confronto diretto con la componente docente, l’impossibilità di vivere attivamente gli spazi di Ateneo e l’assenza di confronto con colleghi e colleghe hanno causato difficoltà nella prosecuzione degli studi di ognuno ed ognuna di noi, senza contare la perfettibile organizzazione di attività didattiche più professionalizzanti, quali tirocini e laboratori. Queste assenze hanno avuto un riscontro evidente anche sui rapporti sociali, sul benessere e sulla salute della componente studentesca tutta.

Riteniamo pertanto che la scelta più auspicabile sia quella di una vera didattica mista, che possa venire incontro alle esigenze di tutti e tutte, portando ognuno di noi ad avere la stessa qualità di didattica e gli stessi servizi a disposizione; siamo consci dei grandi numeri di alcuni corsi di laurea, ma riteniamo che questi possano essere gestiti ragionevolmente, permettendo ad ognuno sia la possibilità di vivere l’Ateneo in presenza in maniera contingentata e turnata, sia di avere accesso ad una didattica a distanza.

Pensiamo che l’obiettivo comune dell’Ateneo debba essere l’ottima formazione della componente studentesca, senza creare discrepanze tra chi può seguire in presenza e chi a distanza: le lezioni registrate dovrebbero essere quindi aggiornate al nuovo anno accademico, così come tirocini e laboratori.
Ultima ma non di importanza è la gestione degli esami di profitto: mantenere una modalità blended anche in questo caso aiuterebbe a non ledere al diritto di ciascuno e ciascuna di portare avanti la propria carriera universitaria.

Consci della situazione attuale e disponibili a trovare una soluzione comune, chiediamo dunque che venga adottata una modalità di didattica mista, che includa lezioni, tirocini, laboratori ed esami; questa può essere senza dubbio realizzata usando nuove strumentazioni e/o applicazioni di prenotazione, al fine di un ritorno quanto più simile alla normalità, nel rispetto delle difficoltà di ognuno e delle disposizioni igienico sanitarie.


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