Da troppo tempo la situazione di grave carenza di personale sta mettendo a serio rischio la fruizione dei servizi e la sicurezza personale e professionale. Troppi i ritardi, come ad esempio nella copertura delle apicalità con i danni che sono ben visibili a tutti. Nel 2020 sono state fatte, oltre l'orario ordinario, quasi 80.000 ore corrispondente alla mancanza di circa 45 professionisti (circa il 10% del totale in servizio). E nel 2021 le cose non cambiano. Oltre a questa situazione che non trova risposta oggi la beffa che vede una proposta irricevibile di non retribuire quasi il 50% delle ore fatte. Per tale motivo l'Intersindacale della Dirigenza dell'Area Sanità ha indetto la mobilitazione con convocazione dell'ULSS dal Prefetto e, al permanere di questa grave situazione senza risposte, le successive iniziative di protesta.