Il lavoro agile al MEF in questi due anni è stato garanzia di risultati e servizi per il cittadino (pensiamo a tutte le leggi economiche, alla legge di bilancio, ai servizi erogati all’utenza senza interruzioni) ed in questa fase emergenziale è la migliore garanzia di sicurezza per evitare assembramenti su mezzi pubblici ed uffici, oltre che un valido strumento per conciliare esigenze lavorative e familiari.
Lo stesso Governo ha stabilito che è sufficiente un rientro prevalente in ufficio.

Eppure la nota del 29 ottobre del MEF in materia di lavoro agile per tutte le Strutture centrali e territoriali prevede soltanto 6 giorni di lavoro agile, estesi a 8 giorni per determinate categorie.

SE PENSI CHE NON E’ SUFFICIENTE FIRMA QUESTA PETIZIONE.


LA NOTA:
● E’ restrittiva rispetto alle direttive del Governo
● Non è in linea con il protocollo anti-contagio;
● Non tutela la sicurezza e la salute dei lavoratori;
● Non assicura l’attuale capienza delle stanze il prescritto distanziamento e la rotazione del personale e non evita possibili assembramenti;
● Non garantisce uno smart working teso al raggiungimento degli obiettivi;
● Non tiene conto degli sforzi economici sostenuti per fornire le dotazioni informatiche;
● Non tiene conto che gli uffici stanno lavorando a pieno regime dall’anno scorso;
● non tiene conto di chi chiede di essere sottoposto a sorveglianza sanitaria eccezionale;
● Non tutela chi soffre di co-morbilità;
● Non tiene conto le esigenze familiari;