Gravidanza, parto e puerperio di donne con disabilità fisico-motorie: analisi delle barrire strutturali, ambientali e culturali che caratterizzano ed orientano le loro esperienze nell'ambito della maternità
Salve, sono Vitale Martina, studentessa del III anno del Corso di Laurea in Ostetricia presso l'Università degli studi "Luigi Vanvitelli". Al fine della stesura della mio elaborato di tesi sto conducendo un'indagine relativa a donne con disabilità fisico-motorie, facendo particolare attenzione a quelle che sono le barriere strutturali, ambientali e culturali che influenzano l'assistenza offerta nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel dopo parto.
Grazie alla sua collaborazione, si potranno mettere in luce quelli che possono essere aspetti positivi ed eventuali criticità nel sistema assistenziale ostetrico-ginecologico.  
I dati raccolti saranno utilizzati per finalità esclusivamente di ricerca e non commerciali, in forma aggregata ed anonima, nel rispetto del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003), aggiornato con il nuovo Decreto Legislativo (D.Lgs.101/2018) di adeguamento della disciplina italiana al regolamento europeo sulla privacy (Reg. UE n.679/2016, GDPR).

Grazie per la sua collaborazione!
Per qualsiasi domanda, delucidazione o confronto potete contattare all'indirizzo mail 
martina123vitale@gmail.com
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Seleziona la provenienza:
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Età
Riferita nel periodo della gravidanza 
Titolo di studio
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Che tipo di disabilità fisico-motoria le è stata diagnosticata?
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Svolge autonomamente le principali attività quotidiane?
Ha effettuato una visita preconcezionale?
Secondo il Ministero della Salute, il periodo preconcezionale può essere definito come il tempo che intercorre tra il momento in cui la coppia è aperta alla procreazione, perché desidera una gravidanza o perché non la esclude nel medio lungo periodo, e il concepimento.
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Se alla domanda precedente ha risposto "SI", ritiene che aver effettuato una visita preconcezionale sia stato:
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Il concepimento è insorto
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La scoperta di una nuova gravidanza può essere fonte di grande gioia ma anche di un grande spavento e di grande preoccupazione. Può descrivere quelle che sono state le sue emozioni quando ha scoperto di aspettare un bambino
Indichi con quanta frequenza si è ritrovata a pensare le seguenti affermazioni
Per niente
Poco
Spesso
Sempre
Impossibilità di sostenere fisicamente una gravidanza
Non essere in grado di prendersi cura in maniera ottimale del figlio che sta per nascere
Subire discriminazioni e stigmatizzazione dalla famiglia, amici e professionisti sanitari
Peggioramento delle condizioni fisiche
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All'inizio e durante la gravidanza, si è sentita supportata da: 
(Può indicare più di una risposta)
Quando ha scoperto di essere incinta, professionisti sanitari, parenti e/o amici, le hanno suggerito di intraprendere un percorso di interruzione volontaria di gravidanza (IVG), poiché la ritenevano non in grado di sostenere e portare avanti una gravidanza?
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La gravidanza è stata seguita da:
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Ha avuto la possibilità di accedere ad un percorso di accoglienza personalizzato?
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Ha potuto scegliere personalmente la struttura alla quale rivolgersi per effettuare i suoi controlli?
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Se alla precedente domanda ha risposto "No",  indichi le motivazioni
Durante il periodo di gravidanza, quale tipo di struttura l'ha seguita?
(può indicare più di una risposta)
Quanti controlli ha effettuato durante la gravidanza?
Ritiene che le strutture che l'hanno assistita (ospedali, ambulatori, centri etc) abbiano tutti i presidi e percorsi dedicati alla sua condizione? Descriva brevemente il suo punto di vista. *
I professionisti sanitari:
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Durante tutto il periodo della gravidanza i professionisti sanitari hanno assunto un atteggiamento discriminatorio nei suoi confronti?
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Ritiene che il personale sanitario che l'ha assistita durante la gravidanza sia stato in grado di fornirle un adeguato supporto professionale?
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Se alla precedente domanda ha risposto "No", indichi le motivazioni *
A quante settimane ha partorito?
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Ha potuto scegliere liberamente la tipologia di parto da effettuare?
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Rispetto ai controlli effettuati durante la gravidanza, che tipo di parto era previsto e ciò che effettivamente è stato?
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Se ha effettuato un parto spontaneo, ritiene che la sala parto fosse accessibile in relazione alla sua condizione?
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La sala parto disponeva dei presidi necessari all'assistenza al parto a donne con disabilità fisico-motorie?
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L'assistenza ostetrica è stata soddisfacente?
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Rispetto alla risposta, negativa o positiva, che ha fornito alla domanda precedente, racconti la sua esperienza *
Ritiene che l'ostetrica e il restante personale sanitario che hanno assistito al suo parto, sia esso vaginale che cesareo, siano stati in grado di fornirle l'adeguato supporto professionale?
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Durante il parto, ha subito violenza ostetrica?
La violenza ostetrica è quell'insieme di pratiche mediche ostetrico-ginecologiche agite dai professionisti sanitari che, non essendo clinicamente necessarie, assumono la forma di abuso (medico o psicologico)
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Se alla precedente domanda ha risposto "Si", che tipo di violenza ostetrica ha subito?
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Ritiene che il reparto di degenza fosse adeguato alle sue esigenze e che soprattutto possedesse tutti i presidi necessari utili alla sua permanenza in ospedale?
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Se alla domanda precedente ha risposto "No", indichi le motivazioni *
Come definirebbe l'assistenza offerta a lei e al suo bambino da parte del personale sanitario?
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Nei giorni trascorsi in reparto, le ostetriche sono a disposizione per aiutare le neomamme (difficoltà con l'allattamento, subbi relativi all'accudimento del bimbo ecc...). Saprebbe spiegare l'atteggiamento che le ostetriche hanno assunto nei suoi confronti, ma soprattutto, in che modo hanno assistito lei e il suo bambino? *
Ripercorrendo tutto il periodo della gravidanza, dell'evento parto e del dopo parto, come definirebbe nel complesso la sua esperienza?
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Ripercorrendo tutto il periodo della gravidanza, dell'evento parto e dopo il parto ritiene che la formazione del personale sanitario nella gestione e nell'assistenza di una donna con disabilità fisico-motorie sia:
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Secondo lei, cosa andrebbe migliorato per ottenere un'assistenza migliore?
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