Questionario - ADULTO
LA SALUTE NUOVA
in 7 NOTE

Connessione
Prevenzione
Detossificazione
Nutrizione
Percezione e Movimento
Mente e Relazioni
Ambiente

Alfabetizzazione Biologica, Quotidianità, Cambiamento
 
“E’ tempo di cambiare noi stessi ! Tornare a guardare sinteticamente all’uomo ed al suo desiderio politico fondamentale, per lo più inespresso, quello di essere felice.
            Sabino Acquaviva.

Gli interrogativi che noi ci poniamo sulla Salute, ogni giorno con maggior insistenza, sono gli stessi che riguardano la nostra individualità e la qualità della nostra esistenza.
Questo è il motivo fondamentale per cui la risposta del Medico non ci basta più e sentiamo l’esigenza di capire, interpretare, e promuovere il nostro stato di salute, all’interno di un contesto, che comprenda la quotidianità e l’ambiente in cui viviamo.
La nostra Storia Biologica: inizia 5 milioni di anni fa, con la comparsa dell’Australopiteco.
La nostra Storia Culturale: ha inizio 10.000 anni, con la diffusione della Agricoltura.
In questi ultimi 30 anni il Cambiamento ha prodotto:
1) Superamento dello Spazio con Internet (tecnologia).
2) Esplosione demografica e Globalizzazione della Società.
3) Scoperta della Priorità Biologica (scienza).

La scoperta della Priorità Biologica significa che:
a) Tutti gli esseri viventi, piante, animali e popolazione umana, condividono una matrice biologica costituita da molecole, processi energetici e metabolici, per cui le somiglianze tra un albero, una farfalla ed un uomo sono assai più numerose ed intime rispetto alle differenze.
b) Ciascuno di noi è caratterizzato da una individualità unica, che continua ad evolvere per tutta la nostra esistenza, attraverso una connessione ineludibile con la comunità e l’ambiente.
c) Tra il concepimento, la nascita, il terzo ed il settimo anno si forma una memoria biologica, energetica e percettiva, in larga parte inconscia, preconscia e preverbale, che modula ogni istante della nostra avventura ed appare attraverso: salute, postura, timbro della voce, parola, mimica, movimento, energia, resilienza, creatività, coraggio, capacità di ascolto, empatia, solidarietà, speranza…
 
Alla luce delle nuove conoscenze scientifiche la Salute viene interpretata come il mantenimento di attività metaboliche ed energetiche, che si fonda ed è affidato alle loro interconnessioni, pluripotenzialità, diversità e ridondanze. La contrazione o l’indebolimento di uno solo di questi parametri si traduce necessariamente in un impoverimento del nostro stato di salute, che, quando non viene corretto, porta alla sofferenza di uno o più organi.
Secondo questa prospettiva, la valutazione dello stato di salute consiste nella quantizzazione di questa riserva di caratteristiche e di potenzialità, piuttosto che nella definizione di uno stato patologico. Ad esempio, in caso di un disturbo cardiaco occorre integrare la visita specialistica con un accertamento che comprende: l’alimentazione, le relazioni familiari, lo stress ossidativo, il lavoro, il metabolismo. In questa prospettiva, risultano particolarmente utili i test da carico, perché ci permettono di esplorare la potenzialità delle nostre riserve, come ad esempio: nel test cardiaco da sforzo, nel test da carico di glucosio o in quello con farmaci chelanti per valutare i metalli tossici.
In questo modo il paziente viene interpretato nella sua individualità biologica e comportamentale, costituendo il solo "universo” in cui si realizza l'unicità delle interconnessioni, dei potenziali, delle diversità e delle ridondanze. L'evento patologico si manifesta in seguito a una perdita di “libertà” del grande sistema di relazioni e come tale va interpretato, se vogliamo passare dalla cura di una patologia d'organo alla promozione dello stato di salute ed alla guarigione dell’individuo, all’interno della sua avventura quotidiana.
Le malattie croniche sono precedute da un progressivo decadimento dell’attività fisiologica di uno o più sistemi e la prevenzione e la diagnosi precoce hanno oggi lo scopo di intervenire tempestivamente per recuperare quelle funzioni e quei metabolismi che si stanno alterando.
In estrema sintesi possiamo affermare che “é meglio conoscere il Paziente, che presenta una determinata malattia, piuttosto che conoscere la Malattia, che affligge un determinato paziente.” (W. Osler)
L’arte di personalizzare l’intervento medico consiste nell’integrare gli elementi sensibili della storia del paziente, i fattori predisponenti ed i fattori scatenanti, attraverso le nuove conoscenze. Occorre, dunque, passare da un approccio specialistico dedicato alla patologia e terapia d’organo e finalizzato alla prescrizione farmacologica, alla formulazione di un programma personalizzato, dedicato al recupero della salute, che coinvolge il paziente, come primo attore responsabile del proprio benessere.
 
La transizione dalla ricetta al programma, finalizzato ad un positivo cambiamento delle scelte comportamentali, rappresenta uno dei contributi più importanti ed efficaci della medicina funzionale, ma certamente anche uno dei più impegnativi. Infatti, l'esperienza soggettiva di        un programma personalizzato di salute prevede un impegno costante a formulare scelte comportamentali, che necessariamente variano in rapporto alle condizioni della vita privata e professionale, in rapporto alle condizioni ambientali, alle stagioni, agli imprevisti dell'esperienza quotidiana.
Certamente l'efficacia della trasmissione dei messaggi e prima ancora la capacità di ascolto  da parte del medico sono affidate a percorsi ed esperienze, che il medico deve aver svolto e maturato a livello personale. Il medico ed il paziente divengono intrinsecamente partner nella soggettività e l'ascolto empatico rimane ancora lo strumento diagnostico più importante per il medico. Le discrepanze fra ciò che il medico vede (illness) e ciò che il paziente sente (sickness) sono frequentissime, perché il non sentirsi bene non è causato solo dalla malattia in sé, ma da un insieme di funzioni disturbate, che coinvolgono parametri fisiologici, psicologici e certamente dimensioni culturali. Occorre comprendere che ciò che appare come malattia non esiste come entità a sè stante e consiste piuttosto in un insieme di segni, sintomi, comportamenti e patologie tissutali, che si manifestano in un determinato individuo. La sofferenza é sempre mediata in qualche modo anche dalla paura, dai pensieri e dalle credenze, con cui noi valutiamo ed esprimiamo il fatto di essere ammalati. Questi mediatori cognitivi modulano gli stessi sintomi ed i mediatori biochimici. Le comuni attività quotidiane, dieta, esercizio, vita all'aria aperta, interazione sociale, pensieri e ambiente, modificano i livelli dei mediatori molecolari e l’equilibrio energetico, come d'altra parte l'età, il sesso, la fase del ciclo mestruale, la stagione, l'ora del giorno.
Per cercare di individuare le cause scatenanti è indispensabile ascoltare con grande attenzione
la descrizione del paziente, ricordare che le affezioni croniche sono caratterizzate da cause scatenanti multiple, che uno stesso sintomo in pazienti diversi può avere cause scatenanti diverse e che una stessa causa scatenante può manifestarsi con sintomi diversi nello stesso paziente, in tempi diversi.






Il primo pilastro della guarigione è rappresentato, dunque, dalle relazioni e la restituzione dello stato di salute, guarigione, prevede percorsi necessariamente diversi da quelli previsti dalla terapia medica specialistica, che è dedicata alla soppressione dei sintomi attraverso l’uso dei farmaci. I medici in genere sopravvalutano la richiesta di farmaci e sottovalutano il desiderio del paziente di ricevere informazioni. L'effetto placebo è la capacità del medico di far sentire meglio il paziente, indipendentemente dalla terapia e costituisce indubbiamente il fattore principale all'interno della visita. Il placebo dunque non è una pillola o un procedimento, ma una relazione!
La sfida più importante e la promessa più forte della medicina di oggi non è il controllo dei costi, l'ingegneria genetica o lo sviluppo di nuove tecnologie, per quanto preziose, ma la implementazione di programmi finalizzati a motivare la gente ad un cambiamento positivo delle proprie abitudini di vita, attraverso la acquisizione di una adeguata educazione biologica. Il rapporto tra medico e paziente è una risorsa critica per questo cambiamento.
Per  ottenere una buona relazione con il medico è bene che il paziente presenti i suoi obiettivi e le  sue attese, spieghi il tipo di informazione di cui ha bisogno. Questa riguarda i rischi, gli effetti collaterali, le strategie non farmacologiche, i risultati negli altri pazienti, le statistiche. Altrettanto importante per il paziente è esprimere i propri sentimenti nei confronti della malattia e come quest'ultima abbia modificato la qualità della sua vita.
E' indispensabile che  il paziente si disponga a giocare un ruolo assolutamente attivo nella implementazione del  programma ed infine valuti criticamente la disponibilità del medico a seguirlo lungo questi percorsi soggettivi.
Guarire é un viaggio, comunque carico di sorprese e di tante cose da imparare, in cui le relazioni giocano davvero un ruolo essenziale e prioritario! Pressante è la richiesta perché il medico condivida e pratichi un approccio multidisciplinare, che include operatori di diversa formazione, dalla medicina specialistica a quella funzionale, molecolare ed energetica.
Noi vediamo, parliamo, trattiamo di “cose” e non ci accorgiamo di vivere e di partecipare, comunque, all’interno di un universo di processi, di relazioni, di energie in continuo cambiamento, in rapporto all’ora del giorno, agli incontri, alle attese, agli alimenti assunti, ai desideri, alle memorie, alla speranza !....
 
La nostra coscienza, con la quale riteniamo erroneamente di coincidere, è una parte della nostra vita mentale, molto più piccola di quanto pensiamo o immaginiamo: una funzione pulsante, episodica, discontinua, facilmente affaticabile, auto referenziale, perché non possiamo essere coscienti, di quando non siamo coscienti: come camminiamo senza pensare, così pensiamo senza pensare !(Julian Janes)
La certezza scientifica e la consapevolezza che i nostri vissuti quotidiani sono espressione di una realtà astronomicamente vasta, rappresentata dalla nostra individualità biologica ed
energetica, è il fondamento della Educazione Biologica, che rappresenta il nuovo ed unico alfabeto davvero universale.

Quello che i cittadini pensano e percepiscono del mondo influisce sul loro comportamento di elettori, di consumatori e di possessori di risorse. Questo significa che lo sviluppo sostenibile oggi e nei prossimi anni è affidato innanzitutto ad un progetto di ALFABETIZZAZIONE BIOLOGICA DELLA VITA QUOTIDIANA, finalizzato a
motivare    la    gente    ad    un   cambiamento   positivo   delle   proprie   abitudini   di   vita. Il cambiamento che stiamo attraversando, di cui la globalizzazione rappresenta l’aspetto macroscopico, è di proporzioni evolutive più che storiche ed il salto che la specie “uomo” é chiamata a compiere é reso possibile dall'acquisizione e dalla maturazione della consapevolezza della sua natura biologica. Le nostre storie sono in gran parte prodotti del caso: ambiente, attitudini, educazione, apprendimento e incontri si intrecciano e definiscono quella struttura neuro-comportamentale che ci caratterizza e che rimane in gran parte inesplorata per tutta la nostra esistenza. Alimentazione, detossificazione, visione, parola e udito, postura e movimento, sesso, sonno, strategie del quotidiano, sono gli strumenti e insieme le occasioni attraverso cui si esprimono le nostre scelte e si realizza la nostra capacità di apprendimento e di cambiamento, la nostra performance fisica e mentale, la nostra capacità di amare e di essere amati.
La Salute, dunque, contiene la nostra individualità biologica e comportamentale e la esprime con una trasparenza assoluta, necessaria, che oggi possiamo interpretare attraverso  chiavi fondamentali, che comprendono: Prevenzione, Detossicazione, Nutrizione, Percezione, Movimento, Relazioni, Ambiente.
In un'epoca come la nostra, caratterizzata dalla emergenza e dal degrado a molti e vari livelli, ma anche dalla straordinaria disponibilità di mezzi e di conoscenze, per la prima volta abbiamo l'opportunità di formulare comportamenti di salute come progetti di sviluppo dedicati all'uomo e creare una risposta forte e coerente a quella domanda di benessere che   vive in ciascuno di noi!  

Siamo < tessere> di uno smisurato Corpo Vivente, che comprende piante ed animali e incessantemente evolve attraverso un esperimento, che avanza da oltre 3,5 miliardi di anni, all'interno di un Laboratorio esteso come la superficie della Terra.
E' il primo passo fuori dalla Storia !  Cambia per sempre la nostra prospettiva ed il nostro intendere, che legge la Salute come manifestazione della nostra Identità, connessa all'Ambiente. L'Ambiente che siamo!

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