Questionario Sinodo 2021/2023
I quesiti che trovate elencati in questo questionario sono stati consegnati alla nostra Associazione dal Vescovo Mauro Parmeggiani con la richiesta di coinvolgere i nostri soci affinché ciascuno possa contribuire a costruire un confronto con la Chiesa in previsione del prossimo Sinodo dei Vescovi indetto da Papa Francesco. Tale incontro coinvolgerà i Vescovi rappresentanti delle Chiese cattoliche sparse in tutto il mondo e avrà lo scopo di riflettere su come la Chiesa Cattolica vive oggi la comunione, la partecipazione e la missione quale suo stile proprio: per fare ciò è importante l'opinione di coloro che vivono nella Diocesi di Tivoli e di Palestrina.
Il questionario è composto da 9 domande, non vi chiediamo di rispondere a ciascuna ma di scegliere quei quesiti che suscitino in voi un effettivo interesse e che pertanto vi permettano di offrire il vostro contributo.
La lettera completa è disponibile sul nostro sito web (https://www.luig.it/sinodo-2021-2023-il-contributo-della-luig/), le vostre risposte saranno anonime.

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1. Quale è la vostra esperienza di Chiesa? Vi sentite accompagnati dalla Chiesa nella vostra vita, nelle fatiche, nelle speranze? La Chiesa riesce ad essere la casa di tutti? Chi viene lasciato ai margini del cammino della Chiesa e perché secondo voi? Che cosa è di ostacolo, che cosa impedisce o frena nella Chiesa la possibilità di camminare insieme e di camminare insieme con tutti?
2. Vi sentite ascoltati nella Chiesa? Chi è più in difficoltà, chi soffre, chi è povero o è solo trova ascolto nella comu- nità parrocchiale o diocesana? Che cosa impedisce l’ascolto e che cosa lo favorisce? In questo tempo particolare della pandemia la Chiesa è stata capace di ascoltare?
3. Sentite di avere diritto di parola nella Chiesa? Su che cosa e come chiedereste alla Chiesa di prendere la parola? La comunità cristiana è fermento di speranza nei nostri paesi e nelle nostre città?
4. La Chiesa ha come scopo principale annunciare a tutti la gioia del Vangelo. Nell’insegnamento della Chiesa, nel suo modo di essere a livello locale ed universale, riuscite a riconoscere che essa annuncia Gesù, vive per Gesù e si sforza per mettere in pratica il Vangelo?
5. Quale ritenete sia la missione specifica della Chiesa? Vi sentite parte di questa missione e in che senso? Ritenete che la Chiesa sappia tessere reti di collaborazione e di scambio con tutti quelli che lavorano per la costruzione di un mondo più giusto? Come dovrebbe farlo?
6. Secondo la vostra esperienza: c’è spazio per il dialogo nella vita della comunità ecclesiale3? Possono esserci visioni diverse e a quale livello? Che cosa vuol dire dialogare nella Chiesa? Quanto l’esperienza delle persone e dei popoli trova accoglienza in essa? Si sanno valorizzare le competenze presenti nei diversi ambiti di vita? La Chiesa può imparare da altre istanze della società: il mondo della politica, dell’economia, della cultura e dell’arte, la società civile, i poveri, i più fragili...? Quali relazioni, quali esperienze di dialogo e di impegno condiviso si possono costruire con credenti di altre religioni e con chi non crede?
7. Si conoscono le comunità cristiane presenti sul territorio? Quali rapporti si intrattengono o sono da intrattenere con loro? Quali ambiti riguardano? Quali le difficoltà?
8. Vi sentite parte della comunità ecclesiale e se no, perché? Che cosa secondo voi mantiene ai margini o che cosa spinge alcuni a prendere le distanze dalla comunità? Che cosa ha insegnato il tempo della pandemia riguardo alla collaborazione e alla corresponsabilità tra Chiesa, istituzioni, altri enti, per il conseguimento del bene comune?
9. Come ci si può formare a “camminare insieme” in tutti i contesti di vita? Secondo voi le persone che partecipano alla vita della Chiesa sono capaci di camminare insieme a chi ha altre responsabilità nella società? Come si potrebbe migliorare questa formazione a saper camminare insieme per la promozione del bene comune?
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