PETIZIONE SUI FONDI PNRR SCUOLA
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Titolo  On. Ministro, Egregio Capo di Gabinetto, Capo Dipartimento e Direttore generale,

con la presente la categoria della dirigenza scolastica esprime le preoccupazioni ed avanza legittime richieste rispetto alla  realizzazione del  PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA  che, a fronte di ingenti risorse  erogate alle scuole, impone carichi di lavoro non sostenibili. La scuola, a differenza delle altre P.A. non dispone di uffici dedicati e specializzati per ciascun settore con a capo funzionari che, in modo autonomo e responsabile, svolgono le attività. A scuola tutto grava sulle due figure apicali: DIRIGENTE e DSGA che devono contemporaneamente portare avanti le non poche incombenze che pesano quotidianamente.  Concentrare sulla scuola ingenti risorse che afferiscono a progetti che si sovrappongono e pretendere che si possa in poco tempo raggiungere il target previsto e soprattutto che si ottengano i benefici auspicati in termini di riduzione dei divari, è a dir poco “utopistico”.
La formazione ha bisogno di tempi lunghi. È dimostrato che a dare risultati sono le azioni che, in modo continuativo, vengono perseguite con tempi lunghi e distesi. La quantità di ore imposte è inversamente proporzionale all’efficacia dei percorsi in quanto genera sovraccarico cognitivo senza dare il tempo della giusta assimilazione perché si trasformi in apprendimento significativo.

Per questi motivia seguito del Nuovo Riparto delle risorse per la riduzione dei divari territoriali e il contrasto alla dispersione scolastica, in attuazione della Missione 4 – Istruzione e Ricerca – “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nella scuola secondaria di primo e secondo grado e alla lotta alla dispersione scolastica” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU  di cui al decreto n. 19 del 2-2- 2024 del MIM , pervenuto alle scuole di recente,

Forti delle ragioni sopraesposte Vogliamo dire NO

1)     Alla continua implementazione di azioni progettuali provenienti dall’alto, non sempre adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti;

2)     Alla rigidità progettuale e gestionale che si sostanzia nell’applicazione di “pacchetti” preconfezionati basati su una rilevazione quantitativa e per nulla attenta alla verifica dei processi attivati, che in ultima analisi sta rappresentando la negazione dell’autonomia scolastica sancita dalla legge;

3)     All’indebolimento dell’offerta formativa, risultando ristretti gli ambiti di progettazione autonoma da parte delle scuole;

4)     Alla definizione di un target altrettanto rigido che obbliga il dirigente scolastico a garantire la presenza alle attività di studenti, sempre gli stessi, che iniziano ad abbandonare le azioni progettuali per evidente sovraccarico di impegno;

5)     All’obbligo imposto al dirigente scolastico di garantire la presenza del personale docente alle azioni di formazione, in assenza di obbligo formativo sancito nella norma pattizia – CCNL 2019-2021 – IR;

6)     Alla complessità delle piattaforme digitali in ordine alla progettazione, gestione e rendicontazione delle attività, in assenza di personale amministrativo in possesso di specifiche competenze nella progettazione, realizzazione, monitoraggio, valutazione, rendicontazione e controlli di progetti nazionali ed europei;

7)     Ai continui solleciti di aggiornamento delle piattaforme provenienti da parte dell’Autorità di gestione;

8)     Alla inefficacia delle azioni di supporto messe in campo dall’Autorità di gestione che, a fronte di richieste di chiarimento da parte delle scuole, su identiche problematiche, offre risposte spesso diverse, ancorché incoerenti.

I DIRIGENTI SCOLASTICI CHIEDONO DI...

A) Rispettare l’Autonomia delle scuole nella libera adesione ai diversi percorsi di miglioramento, in relazione alle reali esigenze di contesto e alla valutazione ex ante di fattibilità di ogni azione progettuale;

B) Modificare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza scuola estendendo la platea dei beneficiari agli studenti della scuola dell’infanzia e primaria, atteso che è stato dimostrato che il PNRR non è un programma rigido, se è stato possibile apportare modifiche in altri ambiti e settori;

C) Utilizzare i fondi per le reali esigenze delle scuole autonome, dando priorità alla sicurezza e recuperando la fatiscenza degli edifici con la manutenzione straordinaria;  

D) Definire tempi più distesi per la realizzazione delle attività, spostando la rendicontazione all’anno 2025/2026 con possibilità di dare inizio a nuove misure solo a conclusione di progetti già avviati;

E) Riconoscere interamente il lavoro del dirigente scolastico, figura indispensabile alla riuscita di qualsiasi attività nella scuola;

F) Mantenere almeno inalterato il target anche con l’erogazione degli ulteriori finanziamenti.

IN ASSENZA DI RISCONTRI ALLE RICHIESTE FRUTTO DI ANALISI E DATI OGGETTIVI

L’intera categoria è pronta a proclamare la disobbedienza civile avvertendo che l’ipotesi del “commissariamento” o facoltà della struttura centrale di attivazione di poteri sostitutivi in caso di ritardi e inerzie da parte dei soggetti attuatori, sarà a breve una realtà concreta e diffusa per il sistema scuola.  

LETTO, CONFERMATO E SOTTOSCRITTO.


Ho compreso i motivi della petizione ne condivido le richieste *
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Il/La sottoscritta dichiara di essere socio/a Dirigentiscuola Di.S.Conf. *
Informativa ai sensi del D.lgs. 196/2003 e ss.mm.e ii. I dati acquisiti sono utilizzati esclusivamente dall’Associazione Professionale Sindacale Dirigentiscuola Di.S.Conf. (Titolari del trattamento), anche mediante strumenti informatici, esclusivamente per l’adempimento degli obblighi connessi alla sottoscrizione del presente contratto e per le comunicazioni e le informazioni ai corsisti. Come noto, competono al sottoscrittore tutti i diritti previsti dagli artt. 7 - 10 dlgs 196/03 compreso l'accesso ai relativi dati per chiederne la correzione, l'integrazione e, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o  il  blocco. *
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