UN ALTRO CONTRATTO POSSIBILE

 
Sondaggio per la stesura di una piattaforma alternativa da proporre in sede di contrattazione

Pari dignità, diritti e salari ai lavoratori dei/nei servizi pubblici in appalto

Il sondaggio che segue è una consultazione tra lavoratrici e lavoratori del terzo settore (in appalto, accreditamento o convenzione) utile per migliorare le nostre condizioni di lavoro attraverso la conoscenza e la messa in discussione del contratto di lavoro. I risultati del sondaggio costituiranno la stesura finale di una piattaforma alternativa da proporre in sede di contrattazione.

Il sondaggio è uno stimolo all’utilizzo delle 12 ore di assemblee sindacali retribuite proprio per discutere del proprio contratto e delle proprie condizioni di lavoro. Fruire di questo diritto può essere un primo passo per essere protagonisti e organizzarsi sindacalmente nella propria azienda.

Nel terzo settore sono presenti tanti, troppi contratti nazionali diversi tra loro che alimentano frammentazioni e disparità tra colleghe/i che svolgono una medesima mansione ma con diverse retribuzioni a seconda del contratto scelto dal datore di lavoro. Per dimostrare la frammentazione e l'assurda discriminazione a cui siamo soggette/i abbiamo provato a misurare i contratti esistenti con quelli degli Enti Locali.

Rivendicare rinnovi e miglioramenti dei CCNL avrebbe una ricaduta immediata sulla qualità del servizio e del lavoro e soprattutto su tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore avvicinando la possibile internalizzazione di alcuni settori di welfare.

Rivendicare dignità, diritti e salari nel lavoro pubblico per noi significa internalizzare i servizi pubblici e i lavoratori e le lavoratrici, un processo che passa anche attraverso l’unificazione e il superamento dei numerosi contratti con la rivendicazione dei contratti pubblici come riferimento minimo.

Qui puoi trovare il testo completo cha lancia la campagna sul contratto
https://drive.google.com/file/d/1lF6-dcjxs8IVc2DKmDfbjL01AQEwWYTg/view?usp=sharing

Si propone un significativo aumento della paga base che tenga conto di ruoli professionali per i quali è richiesta la laurea e/o formazione equivalente. Il riferimento è il contratto degli enti locali.
Attualmente un'educatrice in C3 contratto enti locali guadagna 1695,34 euro mensili, una collega delle cooperative sociali 1426,34 + 85 del nuovo contratto.
Si propone quindi un adeguamento al Contratto Enti Locali.
Si propone la cancellazione dell'articolo 77 presente nell'ultimo rinnovo del C.C.N.L. e comunque del punto 3 (che consentirebbe di escludere la seconda e la terza tranches di aumenti contrattuali).
Si propone una revisione dell'art. 78 sulle indennità professionali con trattamento minimo.
Si propone di modificare il livello per Operatore Accoglienza da C1 a D2.

Proponiamo un orario di 36 ore settimanali anziché 38.
L'orario frontale va portato al max a 30 ore settimanali e vanno comprese nel monte ore totale le ore indirette in una percentuale minima del 6%, eventualmente aumentata in relazione alla gravità dell’utenza e del servizio che tengano conto delle necessità di supervisioni, progetti, piani individuali, riunioni di équipe, ecc. verificate per ogni Servizio.

L'OMS si è recentemente espressa definendo il Burnout come malattia professionale. Per evitarla, per prevenire nei luoghi di lavoro si devono adottare orari e buone pratiche che impediscano l'insorgere di malattie. Un esempio per tutti: un'educatrice di nido contratto enti locali lavora 5 ore frontali in meno a settimana e 5 settimane in meno all'anno rispetto al Contratto Cooperative Sociali.

Si propone un riconoscimento di 18 ore aggiuntive di permessi retribuiti per particolari motivi personali o familiari (art. 32 Contratto Enti Locali).

Occorre verificare organici e orari necessari contrattando con la rappresentanza sindacale a livello di ogni realtà di Cooperativa.

La banca ore va limitata definendo il tempo entro il quale va effettuato il conguaglio positivo. Per disincentivare l'abuso: nel caso di ore in negativo causate da mala organizzazione o da motivi non dipendenti dalla lavoratrice o dal lavoratore non si dovrà avere perdita. Ogni ora in più svolta nel mese va riconosciuta nel mese successivo con la percentuale dello straordinario.
Occorre verificare organici e orari necessari contrattando con la rappresentanza sindacale a livello di ogni realtà di Cooperativa.

Retribuzione della maternità al 100% (come riconosciuto dall'art. 43 Contratto Enti Locali)

Per la malattia, conservazione del posto di lavoro da 12 a 18 mesi (come ad es. nel Contratto Enti Locali art. 36-37)

Proponiamo di escludere l'apprendistato per le categorie A e B e per chi ha già esperienza nel settore e ridurre al 50% la durata per tutte le altre.

art. 19: si propone di togliere "firmatarie del contratto" e sostituire con "organizzazioni sindacali presenti". In generale si propone di inserire che i diritti sindacali, di informazione e di agibilità con particolare riferimento alle 12 ore di assemblea retribuita spettano a tutti i Sindacati presenti in azienda con rappresentanza sindacale (aziendale o unitaria). Lo stesso vale per art. 21 su affissioni e bacheca sindacale.