Uguali ma Diverse: l'importanza di un approccio di genere per una cura adeguata per tutte e tutti
Un confronto pubblico promosso dalla Città metropolitana di Bologna intorno al tema “Medicina di Genere”, che studia le differenze e le somiglianze biologiche fra uomini e donne, e punta a una sanità che metta al centro la persona per arrivare ad una tutela della salute e ad una cura veramente personalizzata.

Un dialogo tra le Istituzioni nazionali, regionali, locali e gli attori coinvolti nell’applicazione e diffusione della “Medicina di Genere” per conoscere che cosa si sta muovendo e quali sono i programmi messi in campo dal Sistema Sanitario Nazionale, sia in termini di appropriatezza che di equità nelle cure.

Uno scambio tra testimoni, che hanno contribuito a vario titolo al lavoro legislativo e alla nascita dell’”Osservatorio Nazionale per la Medicina di Genere”, eminenze tecniche e scientifiche, che hanno analizzato le differenze emergenti dal punto di vista di genere in molti aspetti: quello anatomico, fisiologico, biologico, funzionale, sociale e quello relativo alla risposta al trattamento farmacologico.

Leggi il programma https://www.cittametropolitana.bo.it/pariopportunita/Engine/RAServePG.php/P/442811100103

L’applicazione della Medicina di Genere è il modo per superare alcune diseguaglianze che persistono nella prevenzione e nella cura, e per arrivare a una reale medicina personalizzata.
La sua applicazione non è solamente una questione sanitaria, ma richiede un’integrazione molto stretta con il campo del sociale per ridurre il divario salariale e il tempo dedicato alla cura. Lo scopo ultimo della Medicina di Genere è dunque quello di arrivare alla auspicata umanizzazione della medicina, a una prevenzione e a una cura equa, personalizzata in una interpretazione olistica.

La nascita recente dell’“Osservatorio dedicato alla Medicina di Genere” costituisce una tappa essenziale e riveste un ruolo chiave per promuovere la collaborazione delle diverse istituzioni centrali con quelle regionali, visto che in Italia il settore della sanità è delegata alle regioni.



Il coinvolgimento della Regione è rilevante, ma è necessaria un’attiva collaborazione che comprenda anche le Istituzioni centrali, locali, Università e tutti gli stakeholder interessati, così da consentire che l’approccio di genere si traduca concretamente in tutti servizi sanitari resi alla collettività.

Le persone che hanno bisogno di informazioni si rivolgono ai servizi socio- sanitari che spesso sono chiamati a rispondere a bisogni di sostegno e conforto, specie in questo difficile momento segnato dalla crisi pandemica, che ha reso tutti più fragili, spaventati ed esposti a rischi di salute psico- fisica.

Per questa ragione è importante la presenza di tutti i livelli istituzionali nel dibattito pubblico che si sta muovendo intorno al tema della “Medicina di Genere”, per ascoltare, conoscere e contribuire a promuovere e ad arricchire l’interattività delle azioni di diffusione di questo diverso approccio di genere, tra gli attori pubblici e privati del territorio metropolitano.

Diagnosi e cure efficaci per la popolazione maschile non possono essere ugualmente valide per la popolazione femminile.

Questa occasione di dialogo e confronto vuole offrire anche un’opportunità informativa e formativa per tutte le figure professionali, che operano nel campo del sanitario e non solo.

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