La transizione verso l'automazione e la digitalizzazione influenzerà profondamente il sistema dei trasporti, comportando nuove opportunità, ma anche nuove sfide, per la forza lavoro impiegata nel settore. Da un lato, le mansioni di basso-medio livello potranno essere sottoposte ad un maggiore rischio di essere sostituite a causa del processo di automazione, dall'altro, tale processo potrà favorire un miglioramento delle condizioni di lavoro e lo sviluppo di nuove professionalità, che potrebbero contribuire alla transizione verso sistemi di trasporto più sostenibili.
In tale contesto, è importante che le imprese, in particolare le PMI, siano preparate ad affrontare e gestire le sfide che tale transizione comporterà, favorendo l’acquisizione di adeguate competenze da parte delle categorie di lavoratori che più saranno interessate dal cambiamento.
La presente consultazione intende verificare il livello di consapevolezza e preparazione delle PMI in merito al processo di transizione verso l'automazione e la digitalizzazione nel settore dei trasporti e ad esplorarne il fabbisogno in termini di misure di orientamento e di accompagnamento della forza lavoro.
La consultazione è rivolta, in particolare, alle PMI che operano in uno o più dei seguenti settori del trasporto: aereo; stradale, ferroviario, marittimo, portuale, vie navigabili interne, logistica, trasporto urbano, trasporto passeggeri, trasporto merci.
Le informazioni raccolte consentiranno alla Commissione europea di formulare raccomandazioni specifiche rivolte alle autorità pubbliche e alle parti sociali coinvolte nella gestione del processo di transizione verso l'automazione e la digitalizzazione dei trasporti, fornendo indicazioni utili per l’adozione di misure adeguate a livello europeo, nazionale, regionale, settoriale e aziendale, inclusa un’analisi delle azioni da compiere e dei possibili ostacoli da affrontare.

Contesto:

Nelle proprie conclusioni del 2017 sulla digitalizzazione dei trasporti (https://bit.ly/3aCsKr6), Il Consiglio europeo ha sollecitato l’avvio di un ampio dialogo sociale su questi temi, invitando la Commissione europea a "valutare l'impatto socioeconomico e ambientale dell'automazione e della digitalizzazione nel settore dei trasporti, tenendo conto delle nuove competenze necessarie in tale settore e, se necessario, di proporre misure per far fronte a tali impatti". Successivamente, la Commissione europea, nella  Comunicazione n.283 del 2018 "Verso la mobilità automatizzata: una strategia dell'UE per la mobilità del futuro" (https://bit.ly/2KrPW0r) ha sottolineato l'importanza di perseguire l'Agenda delle competenze per l'Europa (https://bit.ly/3cG5WrB) e sostenere gli Stati membri nel processo di transizione della forza lavoro, in linea con il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. Nel novembre del 2018, la Commissione ha quindi organizzato una conferenza sul tema dell'impatto dell'automazione dei trasporti sulla forza lavoro, stimolando il confronto tra datori di lavoro e lavoratori del settore, esperti e istituzioni nazionali ed europee. La conferenza ha permesso di raccogliere informazioni sulle principali tendenze in atto nel campo del trasporto automatizzato e su come queste ultime influiscano sulla forza lavoro, integrando informazioni già disponibili, emerse da precedenti studi, e consentendo di identificare sfide comuni tra le diverse modalità di trasporto e le relative professioni. È stata quindi confermata la necessità, per le istituzioni pubbliche a tutti i livelli, di mettere in atto azioni volte ad accompagnare la forza lavoro del settore dei trasporti nel processo di transizione verso l'automazione e la digitalizzazione, ponendo particolare attenzione alla categoria delle PMI.
Nel dettaglio, le iniziative volte a garantire una transizione graduale verso l'automazione e la digitalizzazione della forza lavoro possono riguardare i seguenti aspetti:
- informazione e orientamento, per favorire una maggiore consapevolezza dei lavoratori rispetto ai possibili cambiamenti futuri e a come potervisi adattare;
- formazione, per la riqualificazione e il miglioramento delle competenze del personale interessato;
- istruzione professionale e universitaria, per la formazione della futura forza lavoro, che dovrà essere in grado di rispondere alla richiesta di nuove competenze nel settore dei trasporti;
- sviluppo di nuove figure aziendali nel settore dei trasporti e dell’istruzione, per favorire una adeguata preparazione del personale per far fronte alle nuove circostanze;
- adattamento dei requisiti minimi di formazione dell'UE (ad esempio per quanto riguarda la certificazione dei macchinisti che manovrano locomotive e treni o il livello minimo di formazione per il settore marittimo).