Nessuna retromarcia del Governo Meloni sul futuro pensionistico dei dipendenti della Sanità, degli Enti Locali e Ufficiali Giudiziari.
Confermato il pesantissimo taglio alle aliquote di rendimento pensionistico delle Casse Previdenziali CPS, CPDEL, CPI e CPUG per coloro che hanno anzianità contributive inferiori a 15 anni al 31/12/1995.
Solo per gli iscritti alla CPS e per gli infermieri della CPDEL il taglio viene azzerato “in cambio” della permanenza in servizio per ulteriori tre anni, portando così il requisito della pensione anticipata per questi lavoratori a 45 anni e 10 mesi per gli uomini, 44 anni e 10 mesi per le donne!
Per tutti è previsto l’allungamento delle finestre di uscita di 3 mesi nel 2024, 4 nel 2025, 5 nel 2026, 7 nel 2027 e ben 9 dal 2028 in poi!
Per la prima volta, non era mai accaduto neanche con la Legge Monti-Fornero, si interviene sulle posizioni contributive maturate, con un provvedimento a forte rischio di incostituzionalità.
Per questo la Funzione Pubblica Cgil Nazionale sta valutando iniziative legali.
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L’iniziativa sarà completamente gratuita per gli iscritti a FP CGIL!