1913 - episodio 2
7 Novembre 1913, <omissis> Sudtirolo
Il viaggio fino al piccolo borgo rurale di <omissis> è stato lungo e scomodo, pur se scevro di ostacoli. Questi luoghi sembrano essere particolarmente soggetti a frane e smottamenti, almeno stando ai tremori e ai cupi boati che ci hanno accompagnato lungo la salita a questi monti maestosi.
Il borgo sembra immerso in un altro tempo, pregno di storie e leggende lontane dalla modernità del Vaticano. I paesani narrano che un Santo della Prima Crociata abbia costruito l’abbazia a imperitura memoria del figlio che quivi sconfisse e imprigionò un Drago grazie alla Santa Reliquia che il padre medesimo aveva riportato dalla mirabile Opera. Nell’abbazia sarebbero presenti le spoglie mortali del fanciullo stesso, incorrotte, custodite in una teca d’oro e cristallo.
Alloggiati all’unica gasthaus del paese, abbiamo trovato solo parziale ristoro per le nostre ossa. Nonostante tutto, risulta essere curiosamente affollata: abbiamo fatto conoscenza con alcuni sudditi del Regno d’Italia provenienti da svariate regioni, e di alcuni austroungarici (Viennesi se ho colto bene l’accento). Sembrano essere mossi da interessi di oscura natura, anche se non del tutto consapevoli del fine della loro ricerca.
Il tragitto verso l’abbazia di <omissis> sarà proibitivo se <omissis> non riesce a rimettere in sesto la limousine; dovremo partire entro Vigilia, se vogliamo arrivare almeno entro l’ora Prima.
Un'ora di gioco di ruolo intenso e immersivo, in cui vestiremo i panni di improvvisati investigatori in un oscuro e drammatico racconto.
