Alla c.a. di
Prof.ssa Paola Salomoni
Assessore all’istruzione Regione Emilia-Romagna

Ing. Stefano Versari
Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna

Dott. Paolo Davoli
Dirigente Ufficio X – Ambito Territoriale di Ravenna

OGGETTO: Ipotesi relativa al numero di sezioni per il primo anno di scuola primaria per l’a.s. 2021/2022 presso l’I.C. Bassi di Castel Bolognese

Con la presente noi firmatari, cittadini e genitori di Castel Bolognese, intendiamo affrontare la questione dell’ipotizzata attivazione di sole tre sezioni presso i due plessi di scuola primaria dell’I.C.” Bassi” del nostro comune per l’a.s. 2021/2022.
L’istituto Comprensivo ci ha comunicato che sono già state trasmesse al Provveditorato tutte le informazioni amministrative e tecniche necessarie per valutare l’ipotesi di avviare solamente tre nuove sezioni per il prossimo ciclo di scuola primaria.
Riteniamo che al quadro fornito dai tecnici manchi però un pezzo, a nostro parere degno di considerazione, significativo e pregnante; il pensiero dei genitori degli alunni che frequenteranno e che già frequentano l’I.C. Bassi e dei cittadini del Comune in cui l’I.C. insiste in maniera prevalente.
Cogliamo quindi l’occasione per sottolineare alcuni elementi qualificanti della nostra scelta di iscrivere i nostri figli all’I.C. “Bassi”: in primo luogo il nostro è un atto di fiducia nei confronti dell’istruzione pubblica, nella sua accezione più alta di diritto universale, imprescindibile e fondante di qualsiasi democrazia degna di questo nome. Vogliamo che i nostri figli comprendano il significato di parole come uguaglianza e bene comune.
Come secondo spunto vi invitiamo a considerare che la decisione di iscrivere i nostri figli in una scuola del territorio si inscrive nell’intenzione di rendere i nostri bambini protagonisti della vita del nostro paese; è evidente che i legami sociali e le esperienze educative esperiti nel proprio territorio siano la base per coltivare una cittadinanza attenta e sensibile alla vita del proprio Comune. Riteniamo che un futuro migliore si debba fondare sulla qualità del presente.
Siamo infine  convinti che questa nostra lettera sia un atto educativo, non nei vostri riguardi ma nei confronti dei nostri stessi figli; rappresenta infatti in maniera concreta la nostra convinzione che sia non solo possibile, ma anche fruttuoso, un dialogo fra cittadini e organi istituzionali sulle tematiche che riguardano il vivere comune e che sia necessario, di fronte a scelte che possono impattare in maniera significativa sulla qualità della nostra vita e dei nostri diritti, agire in maniera consapevole e collaborativa per individuare insieme quale sia la soluzione migliore nel lungo periodo.
In tale ottica non possiamo, sinceramente, ritenere l’attivazione di sole tre sezioni di scuola primaria come un’opzione percorribile.
Infatti, sulla base dei dati a nostra disposizione, questo scenario porterebbe alla creazione di tre sezioni da 25 bambini; a fronte di un innegabile risparmio di risorse nel breve periodo riteniamo che ne deriverebbe nel tempo una grande perdita per la collettività e per il territorio.
L’I.C. “Bassi” ci ha informato, senza fornirci dettagli per il rispetto della privacy, che sono stati già trasmessi i dati relativi alla presenza o meno di alunni con disabilità nei 75 iscritti; non toccheremo quindi il tema delle linee guida del MIUR sulla composizione numerica delle classi in questi casi, certi che saranno tenute nella dovuta considerazione al momento di valutare l’attivazione di tre o quattro sezioni di scuola primaria.
È tuttavia nostra convinzione che classi da 25 rappresentino uno spreco di potenziale e di risorse; abbiamo difatti la fortuna di avere sul nostro territorio due strutture perfettamente capaci, anche alla luce delle normative ANTICOVID, di accogliere quattro sezioni senza dover ricorrere a nuovi investimenti o particolari accorgimenti.
Pensiamo che il numero degli alunni, in particolare in un passaggio critico come quello fra scuola dell’infanzia e ciclo della primaria, impatti in maniera significativa e profonda sulla qualità dell’insegnamento, indipendentemente dalla preparazione e professionalità delle insegnanti e degli insegnanti; anzi, ci spingiamo ad affermare che queste numeri renderebbero molto più ardua la piena espressione delle reali potenzialità di docenti ed alunni.
Reputiamo che un numero così elevato di bambini comporti una riduzione significativa dello spazio e dei tempi di manovra per interventi educativi mirati e qualificanti, per dedicare maggiore attenzione agli studenti più fragili, per fare interventi sul gruppo classe che vadano oltre il semplice rispetto delle indicazioni ministeriali, in definitiva per quegli elementi che rendono la scuola una reale esperienza formativa a tutto tondo.
Riteniamo che con 25 alunni per classe si renda molto più complessa l’accettazione di nuovi alunni nel corso del ciclo quinquennale; il nostro Comune ha mantenuto, anche in questi anni di crisi, un flusso migratorio positivo e consistente, composto in buona parte da famiglie con bambini in età scolare. Ci appare evidente come, con numeri così alti, l’accettazione di nuovi alunni diventi più complessa e meno inclusiva.
Vi ringraziamo per la cortese attenzione e confidiamo in un positivo riscontro.
Cordiali saluti.
I genitori e i cittadini di Castel Bolognese

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