In alcune situazioni, sia in interni che in esterni, il punto di ripresa ottimale per fotografare l'opera può essere condizionato da una luce contraria (controluce) che investendo direttamente l'obiettivo della fotocamera produce il “flare fotografico”, un artefatto di riverberi luminosi, con conseguente alterazione della riproduzione. Se lo spostamento del punto di ripresa e l'eventuale uso del paraluce (piccola corona nera che si applica sull'obiettivo) si dovessero rivelare insufficienti per proteggere l'obiettivo da questa luce “parassita”, controllando con attenzione l'inquadratura nel mirino, si può cercare di schermare i raggi indesiderati: