19 GENNAIO 2023, 16:30-21:00 - ARCI Tavola Tonda, Via Paolo Gili, 4, 90138 Palermo
Abbiamo conosciuto un’immigrazione dagli ex paesi coloniali, un’immigrazione di matrice religiosa (legata, ad esempio, ad alcune comunità filippine, tamil o latino-americane), un’immigrazione al femminile legata ad alcune attività di cura.
Mai l’Europa, in tutta la sua lunga storia, ha conosciuto un’immigrazione di pionierз minorennз, aperta al mondo e ignara delle sue mete, nativa digitale e plurilingue, di tradizione religiosa ma non bigotta, informata della propria storia politica e civile e insieme attenta ai cambiamenti.
La varietà dei loro profili viene assimilata nell’unica definizione di “minori stranieri non accompagnati - MSNA” che – seppure così utile per garantire tutele, protezione e accompagnamento – ci consente di vedere solo una parte della questione.
Indica, tutti quei “cittadini di Stati non appartenenti all’Unione Europea e gli apolidi di età inferiore ai 18 anni che si trovano, per qualsiasi causa, nel territorio nazionale, privi di assistenza e rappresentanza legale” (art. 2 decreto legislativo 142/2015).
In realtà, un pensiero che sembra accomunare moltз tra operatorз ed espertз del mondo dellз minori arrivatз solз rispetto a questa particolare figura di migrante del presente è che questi ragazzi e queste ragazze risultano per molti versi indecifrabili e “fuori scala” rispetto alle categorie di “adolescente”, “minorenne/maggiorenne”, “adulto”, “autonomia” che orientano le nostre forme di presa in carico, e che le storie e i modi d'essere di questз giovani necessitino di nuove forme di pensabilità, di conoscenza e di intervento meno codificate e più aperte al divenire da parte dei diversi attori implicati.
La loro enigmaticità e lo spiazzamento che comportano in molte delle relazioni a cui sono ricondotti nelle nostre società non dipendono solo dalla “loro” indeterminatezza e mutevolezza, ma dall’incontro con “Noi”, con i nostri parametri sociali, culturali e di welfare, con le nostre rappresentazioni di “normalità”, di individuo e di società.
I nostri modelli professionali sono segnati dalla concezione moderna di individuo che, privilegiando il primato del soggetto sul legame sociale, valorizza il distacco e la differenziazione della persona rispetto al collettivo, alla famiglia, alla comunità. Predica l'acquisizione dell'autonomia e dell'indipendenza. Ma esiste un'altra concezione dell'individuo, una concezione "olistica", "comunitaria", che valorizza l'appartenenza, la lealtà ai gruppi primari (famiglia, clan, tribù, comunità nazionale o religiosa) e l'interdipendenza dei suoi membri. Gli interessi del gruppo e del trascendente prevalgono su quelli dell'individuo, che in cambio sarà sempre protetto, aiutato dalla comunità in caso di necessità, pur rimanendo obbligato a soddisfare i bisogni della comunità. È un'altra visione dell'essere umano che implica altri sviluppi della personalità, difficili da cogliere per lз professionistз delle società occidentali. (Cohen-Emerique 1991).
Dopo le esperienze all’interno il progetto CIVILHOOD che ci ha permesso in maniera parallela di realizzare percorsi formativi rivolti allз operatrici e operatori dell’accoglienza e programmi interculturali, di partecipazione attiva e orientamento al lavoro rivolto a giovani autoctonз e neo arrivatз, il CESIE ha il piacere di invitarvi alla conferenza finale per condividere insights emersi e stimolare nuove riflessioni sui percorsi di autonomia dellз minori stranierз arrivatз solз e neo-maggiorennз, partendo dall’assunto che è artificiosa una distinzione tra “minorennз” e “maggiorennз” che non tiene conto del carattere processuale del divenire persone adulte, delle differenze culturali e sociali che riguardano tale processo nonché delle vulnerabilità a cui questз giovani si trovano espostз.
La conferenza avrà uno sguardo alla figura delle operatrici e degli operatori intesa come strumento chiave di accompagnamento all’autonomia, concentrandosi sulla dimensione sociale- relazionale e lavorativa.
Maggiori informazioni si possono trovare all'evento facebook o contattando georgia.chondrou@cesie.org
La conferenza viene svolta all’interno del progetto CIVILHOOD – Enhancing unaccompanied minors transition to early adulthood through civic education and labour market integration, cofinanziato dal programma AMIF dell’Unione Europea.