La campagna “La Liguria è spenta. Riaccendiamola” di questi mesi ha voluto portare in superficie i tanti problemi che per cinque anni la Giunta Toti ha provato a nascondere sotto i red carpet e una comunicazione soffocante, spesso poco rispettosa della Liguria e dell'intelligenza dei liguri.

Noi liguri siamo un popolo fiero e la Liguria deve tornare a essere ambiziosa, valorizzando un potenziale che va ben oltre le bellezze della nostra terra e l’eccellenza dei nostri prodotti tipici.
Bisogna rimettere al centro le politiche di sviluppo del territorio, cercando di combattere le diseguaglianze, e costruire una regione che abbia tra le priorità una conversione verde e sostenibile.
Serve una Liguria inclusiva che si prenda cura di chi la abita e che non faccia andare via le nuove generazioni, serve una Liguria digitalizzata, connessa e rapida, con un sistema sanitario accessibile a tutti, a misura e al servizio del cittadino.

Attraverso la campagna “La Liguria è spenta. Riaccendiamola” abbiamo parlato di lavoro, di giovani, di infrastrutture, di turismo e di sanità.
Temi che l'emergenza COVID ha amplificato ulteriormente.
Abbiamo evidenziato quali proposte erano state portate sul tavolo da parte dell’opposizione nel periodo dell’emergenza sanitaria, alcune accettate e altre nemmeno prese in considerazione.
La crisi sanitaria e quella economico-sociale ci consegnano una regione diversa da quella pre Covid, per cui le politiche da mettere in campo dovranno avere una forza ancora maggiore e dovranno essere radicali nei percorsi da intraprendere.

Adesso abbiamo bisogno di voi, di sentire la vostra voce.
Vogliamo raccogliere le preoccupazioni, le opinioni, le proposte di chi vuole una Liguria diversa: anche se non possiamo incontrarci in sicurezza, possiamo comunque unirci in questo percorso.
Il questionario che segue è in forma anonima ma ci permetterà di sentirvi, di ascoltarvi, di conoscervi sempre meglio.

Grazie per la vostra partecipazione.
La Liguria è spenta: riaccendiamola insieme.